E' tempo di falciare il fieno.
Ricordo mia nonna quando mi raccontava di come questa antica arte veniva effettuata qui nei campi circostanti il mio paese.
Rigorosamente di notte, con il chiarore della luna e rigorosamente a mano. Conservo ancora gelosamente la falce che i miei nonni hanno usato per una vita .
Mi piaceva ascoltare i suoi racconti, di quando le donne iniziavano a cantare in quelle grandi distese di grano e gli uomini (la tornavanu) ritornavano il canto " si univano al canto", continuando le strofe e si confondevano voci e canzoni
cori sotto la luna.
Ascoltando rapita le sue canzoni , anche io mi ritrovavo nel grano, vedevo lucciole e ascoltavo il vento, guardavo il mare di spighe muoversi sotto la luna .
Tutto è cambiato ora , ma porto nel cuore i ricordi di quando ero bambina e vicino al fuoco assaporavo favole lontane e usanze dimenticate.
Tutto è cambiato ora , ma porto nel cuore i ricordi di quando ero bambina e vicino al fuoco assaporavo favole lontane e usanze dimenticate.
Da tutto questo è nato il mio ultimo schema che sicuramente è dedicato a nonna Teresa.
ho voluto usare la tela aida per rendere tutto molto rustico e vissuto,
fil di ferro arrugginito sorregge il pincushion per poterlo attaccare alla porta come augurio di abbondanza.
Non potevano mancare i campanellini arrugginiti che tintinneranno con il vento.
La tela aida è stata invecchiata con caffè e cannella .
se vi va di ricordare con me andate a fare un giretto nel mio SHOP
filati barbaral creation
marigold
camouflage
rosewood
cinnamon
Grazie a tutte care amiche di tutte le vostre parole, delle foto che mi mandate , siete splendide.
Teresa